Marano, il sindaco in diretta torna a parlare dell’inquietante vicenda della scuola di San Rocco, che diventa ancor più inquietante. Definisce stalker una cittadina e per il cimitero ennesima data per la consegna dei loculi. Un disastro

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Una diretta per ripetere, da un lato, sempre le stesse cose. Il Comune non ha risorse, non ha personale, si sta lavorano per sanare quel che c’è da sanare. Dall’altro per definire “stalker” una cittadina che scrive molto e che si offende per le parole pronunciate dal sindaco e glielo fa notare. Poi lui si scusa.

Nel mezzo l’inquietante vicenda della scuola di San Rocco. Si scopre che i titolari dell’immobile abusivo, dopo aver ricevuto la possibilità dal Comune di una maxi rateizzazione (non prevista dalle attuali norme del nostro municipio), non la vogliono, la rifiutano e pagheranno in una unica soluzione. E allora, sorge spontanea la domanda: è allora chi l’ha preparata e perché è stata pubblicata la delibera numero 45? Il Comune, di sua sponte, senza aver interloquito con il privato, voleva dunque agevolare – oltre che con la procedura in deroga e accelerata – il privato anche per il pagamento degli oneri? Hanno fatto, dunque, una cosa che nemmeno i privati volevano o chiedevano? I privati (abbiamo capito bene?) non vogliono nessun trattamento di favore sul pagamento degli oneri? Ma il Comune aveva approntato una delibera, la 45, per agevolarli senza nemmeno sapere se fossero d’accordo? Il caso scuola arriverà in consiglio comunale, ma non si voterà per una variante urbanistica, così come si pensava in origine, ma si farà leva su un punto del piano regolatore. Viene da piangere e c’è da riflettere tanto.

Si scopre, poi, che per la consegna dei loculi al cimitero, per la cui vicenda Morra è da un anno che fornisce date ai cittadini (finora mai rispettate), ora se ne parlerà, forse, a settembre.

Si scopre (anzi si sapeva) che il Comune ha preparato una transazione con altri privati, una decina in totale, per la riapertura di via Vallesana. 220 mila euro a loro, da pagare in tre anni, anziché 290 mila al termine di un giudizio. Una decisione assunta dalla giunta, che il sindaco però vuole estendere al consiglio comunale, che dovrà quindi assumersi la responsabilità dell’atto. Perché il Consiglio comunale? Perché il debito si spalma su più annualità, ma sul punto ci sono tante perplessità, interne ed esterne alla maggioranza. Chi si assumerà questa responsabilità?

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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