MARANO, DELIBERE IN DEROGA ALLA LEGGE E AI REGOLAMENTI? IL PRESSING SU TECNICI E FUNZIONARI, LA BRUTTA STORIA DELLE RATEIZZAZIONI E IL PRECEDENTE CREATO

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La delibera n.45/2024 della Giunta Morra è solo l’ultimo atto di uno di una lunga serie di provvedimenti discutibili e, secondo alcuni, potenzialmente viziati da difformità. Probabilmente, in molti casi, non dovrebbe  essere la giunta ad entrare nel merito di certe scelte e invece lo fa. Da tempo si configura, a nostro avviso, un’eccessiva ingerenza dell’organo politico nelle scelte degli uffici. Gli atti però, come stabilisce il testo unico degli enti locali, devono essere sempre accompagnati da pareri di regolarità tecnica e contabile e non sempre si vedono.

E’ capitato con la famigerata delibera n.45 che autorizza un funzionario comunale a “procedere in deroga e in maniera del tutto eccezionale rispetto agli iter procedurali consolidati” nel concedere il condono edilizio /alla famiglia D’Ambra ai sensi della legge n.47/1985, con una rateizzazione spalmata in 30 comodissime rate. Ovviamente nulla è stato specificato rispetto alle modalità di pagamento. Le 30 rate in quante mensilità sono state spalmate? Il funzionario di un settore che, sulla scorta di un indirizzo di giunta, deve assumersi un peso cosi grosso, ovvero concedere il condono edilizio ad un privato, ad uso civile abitazione, in cui poi studieranno degli studenti, perchè dovrebbe farlo? Il tecnico comunale, ovviamente, essendo la delibera molto esplicita, sa perfettamente che dopo il condono, seppur concesso per civile abitazione, ci andranno degli studenti all’interno. E’ come se si fosse a conoscenza di una anomalia ma la si avallasse comunque.  Lo stabile, come tutti sanno, non è adibito a scuola e quindi? E se succede qualcosa?

Tanti dubbi, tante ombre, soprattutto perchè non si parla mai del bene confiscato alla Sime Costruzioni in cui una parte degli studenti e degli uffici si sarebbero dovuti trasferire, come stabilito dai commissari e da lavori di adeguamento funzionali a tale scopo per l’importo di € 60.000,00. Per non dimenticare poi che all’atto del sopralluogo di Sindaco e consiglieri le chiavi non sono mai state rinvenute. Insomma questo provvedimento farà discutere eccome, intanto sui social è già scoppiata la polemica soprattutto da parte di utenti che attendono da anni lo sblocco delle proprie pratiche di condono. Si crea un precedente? Forse sì, ma a questo punto è facile capire che, prima o poi, sarà ripristinata anche la rateizzazione per tutti gli altri privati. Ed era, forse, questo anche un obiettivo che qualcuno voleva raggiungere. Ma perché furono abolite, almeno in larga parte, le rateizzazioni? Lo abbiamo scritto tante volte: perché molti pagavano la prima rata e poi se ne fregavano. Gli uffici si trovavano in mano fideiussioni a garanzia pezzotto o scadute e non escutibili.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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