MARANO, LA DELIBERA 45 VOLUTA DALLA GIUNTA DESTINATA A CAMBIARE LA STORIA DELLA CITTA’ E DELLA GIUNTA MORRA. TUTTI SILENTI DINANZI A UNA FORZATURA AMMESSA DALLO STESSO ESECUTIVO

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Una delibera di giunta destinata a cambiare le sorti dell’amministrazione comunale. Una delibera di giunta che autorizza un funzionario comunale a “procedere in deroga e in maniera del tutto eccezionale rispetto agli iter procedurali consolidati” (un’ammissione di una forzatura, insomma, seppur giustificata da un’esigenza pubblica). Un funzionario di un settore che, sulla scorta di un indirizzo di giunta, deve assumersi una responsabilità così grande. Dare la possibilità a un privato di rateizzare il pagamento degli oneri concessori in un massimo di trenta rate, molto di più di quanto previsto dai regolamenti nazionali (almeno leggendo determinati articoli), e comunque andando contro una delibera commissariale di qualche anno fa, che vietava la rateizzazione degli oneri se non ai nuclei familiari in difficoltà economiche.

Una delibera di giunta, quella varata dalla squadra di Morra, in cui si fa riferimento al Galeota, immobile non più disponibile secondo l’ente, ma non al bene confiscato (Sime Costruzioni) ad Antonio Simeoli, condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Una delibera che dà indicazioni al funzionario di sottoscrivere un accordo con i D’Ambra (io ti do la sanatoria edilizia per civile abitazione e tu sottoscrivi un accordo con il Comune).

Un atto che, in pratica, manda a puttane precedenti atti della commissione straordinaria, che aveva disdetto i contratti con D’Ambra e che aveva indicato nel bene dei Simeoli una delle sedi per i ragazzi di San Rocco. Una sede che potrebbe quanto meno ospitare un gruppetto di essi e la segreteria. Ma niente, nemmeno questo, e per quale ragione? C’è un po’ di umidità (provocata da un condominio già diffidato) e un po’ di muffa.

Senza contare che la sanatoria che il Comune si appresta a rilasciare riguarda la civile abitazione e non certo una scuola. Qualcuno, un annetto e mezzo fa, all’interno degli uffici comunali, ci disse: “se vogliono fare una scuola, devono prima adeguare i locali e poi avere l’ok del Consiglio comunale, altrimenti si rischia grosso”. Pare che ora non sia più così. Chissà se la vicenda passerà al vaglio del consiglio comunale. I consiglieri di maggioranza e opposizione – pur sollecitati dal nostro portale – non hanno mai chiesto sul caso una seduta di consiglio ad hoc, dove si sarebbero potute sviscerare tante questioni, e questo non fare la dice lunga su quanto siano tutti allineati e coperti sul caso scuola. Tutti, anche gli oppositori o presunti tali.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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