L’opposizione responsabile non significa firmare ordini del giorno o mozioni insieme alla maggioranza. L’opposizione responsabile è altra cosa, ovvero proporre iniziative e cose per il bene del territorio e spingere, sollecitare la maggioranza a sostenerla. L’opposizione responsabile si fa in casi particolari, di assoluta necessità per le sorti di un Comune, e non su provvedimenti di piccolo cabotaggio.
Accade a Marano, ed è la prima volta nella storia moderna del civico consesso, almeno degli ultimi 15-20 anni, che quattro consiglieri di minoranza, Schiattarella, Rusciano, Baiano e Santoro, firmino una richiesta di istituzione delle cosiddette casette dell’acqua, che negli altri comuni ormai quasi più nessuno utilizza, con una proposta partita direttamente da un consigliere di maggioranza, tal De Magistris.
Non è questione di lana caprina, come potrebbe obiettare qualcuno, ma una questione che attiene alla capacità di fare politica e di capirla. I quattro cavalieri dell’Apocalisse – da molti ritenuti molto vicini al sindaco Morra, pur essendo formalmente di minoranza – non hanno capito che la politica non si fa così. Potevano non firmare l’atto di De Magistris e venire in aula e astenersi o anche votarlo, ma dopo una discussione, una interlocuzione in aula consiliare. E invece hanno firmato in partenza, come se fossero dei semplici consiglieri maggioranza. Spiace, ma non è arte vostra. Parlatene con qualche anziano della politica, anche locale, e chiedete loro se si agisce così o diversamente. Se passate con Morra, forse è meglio per tutti. O datevi al Padel, che pure è di moda. Soprattutto uno di voi, che in un anno si è distinto per il nulla del suo operato.
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